Paleozoica - Arte&Scienza

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Le ere geologiche: Paleozoica
L'Era Paleozoica (o Era Primaria) comincia 541 milioni di anni fa, si divide in sei distinti periodi e termina 252 milioni di anni fa:

Cambriano da 541,0±1,0 a 485,4±1,9 Milioni di anni fa
Ordoviciano da 485,4±1,9 a 443,8±1,5 Milioni di anni fa
Siluriano da 443,8±1,5 a 419,2±3,2 Milioni di anni fa
Devoniano da 419,2±3,2 a 358,9±0,4 Milioni di anni fa
Carbonifero da 358,9±0,4 a 298,9±0,15 Milioni di anni fa
Permiano da 298,9±0,15 a 252,2±0,1 Milioni di anni fa
Il periodo Cambriano trae origine da una vasta trasgressione marina sulle aree continentali; questo fa sì che una vasta fauna marina litorale invada le piattaforme inondate caratterizzando le serie cambriane sedimentarie. Questa fauna è formata principalmente da trilobiti accompagnati da organismi di scheletro calcareo che si attaccono alle rocce marine formando scogliere; l'Archeocyathus è il fossile guida di questo periodo. A questi si aggiungono brachiopodi, lamellibranchi e gasteropodi molto primitivi. Dopo i depositi cambriani seguono altri sedimenti marini siluriani e la fauna marina presenta un'organizzazione sempre più complessa; così nel sistema siluriano abbondano gli echinodermi, i cefalopodi nautiloidi, i trilobiti, che arrivano al loro massimo splendore mentre i vertebrati più antichi, i pesci corazzati od ostracodermi, appaiono nel siluriano medio. Alla fine del Cambriano, sorge una potente catena di montagne, conseguenza della orogenesi caledoniana, della quale troviamo attualmente resti nei monti scandinavi e negli highlands scozzesi. La catena caledoniana lega i due blocchi continentali precambriani e forma i primi terreni europei, di 320 milioni di anni, limitatamente alla sola zona settentrionale, e separati dall'Asia dalla fossa degli Urali. Il continente formato alla fine del siluriano si copre durante il Devoniano di formazioni detritiche continentali o lagunari, tra le quali si trovano le prime piante munite di radici, fusto e foglie nel fondo di antiche torbiere e cominciano ad apparire le pteridosperme (arbusti silmili alle felci) ed altri vegetali, che acquistano il loro massimo sviluppo nel carbonifero.
Le lagune, le basse acque salmastre si popolano di pesci ostracodermi (muniti di corazza) e dipnoi (polmonati), e, tra gli artropodi, i gigantostraci (rivestiti di squame). Abbondano le piante che producono ossigeno, si crea un'atmosfera sempre più vivibile e i primi animali acquatici tentano un'ambientazione terrestre, appaiono i primi anfibi che si evolveranno nei rettili iniziando a depositare le uova fuori dall'acqua. A sud del continente esiste un oceano, nelle cui profondità si incontrano l'Europa centrale e la piattaforma russa. La fauna marina si arricchisce di molte specie di brachipodi (simili ai gamberi), di cefalopodi (muniti di conchiglia) troviamo le prime ammoniti e le isole si coprono di scogliere coralline.  L'oceano, dove i pesci sono i veri padroni, invade al nord le aree continentali fino alla Scozia, e a sud, la piattaforma africana. Questa invasione marina è paragonabile a quella del Cambriano e a quella che posteriormente si verificherà nel Cretaceo. Quasi nello stesso periodo, in pieno oceano, sorge una potente catena di montagne che costituiranno l'ossatura centrale dell'Europa: è l'orogenesi erciniana, durante il Carbonifero, che lascia tra sé e le terre settentrionali una grande depressione marina che si riempirà lentamente di lagune. Oggi giorno i loro resti formano la Selva Nera, l'Altopiano centrale, i Vosgi, le Ardenne, la Boemia, ecc. e più al sud la zona assiale dei Pirenei e i massicci cristallini esterni delle Alpi. Alle sue origini doveva essere una catena di grande altezza e volume, come dimostrano i blocchi che si trovano nei conglomerati carboniferi. L'Europa non deve la sua esistenza all'Asia, ma ha un'origine autoctona, 260 milioni di anni fa dalla fossa degli Urali, alla quale non si unirà se non 50 milioni di anni dopo, in pieno Permiano. Di fronte a questa potente spinta orogenetica, i mari si ritirano lasciando nel continente laghi e acquitrini, circondati da boschi immensi, dove il lepidodendro (albero che raggiungeva i 30m di altezza), le felci arboree, le grandi equisetali (felci giganti) e le prime gimnosperme (antenate dei pini e abeti) si stabiliscono regolarmente. La regressione marina raggiunge il suo apice.

Le grandi regioni produttrici di carbon fossile d'Inghilterra, Francia, Olanda, Belgio si formano in questo periodo, in cui i sedimenti continentali, con grandi quantità di giganteschi resti vegetali, restano depositati in due grandi bacini. Durante questo periodo, conosciuto come carbonifero. Il regno animale si colloca definitivamente sui continenti; appaiono i rettili, primi vertebrati che depositano le loro uova sulla terra, gli artropodi, varie specie di insetti, di cui pullulano le foreste carbonifere, che iniziano la conquista dell'aria. Alla fine del carbonifero medio, l'Europa centrale si salda alla settentrionale a causa di una debole spinta orogenetica che, a sua volta, disloca il bacino franco-belga-westfaliano. Il carbonifero si conclude con l'inondazione autuniana, che, recando danno alle foreste, impedisce la formazione di grandi strati vegetali; il clima diviene sempre più arido, e l'erosione agisce energicamente, producendo sedimenti che colmano i laghi di questo periodo. Il Paleozoico si chiude con il periodo Permiano, nel quale si produce l'erosione totale della catena erciniana. In questo periodo la fossa degli Urali entra in evoluzione ed emerge, saldando l'Europa centrale all'Asia; questo fenomeno ha avuto luogo 200 milioni di anni fa, verso la fine del Permiano, e a partire da questo momento il blocco euroasiatico rimarrà unito fino ai nostri giorni. Mentre tali avvenimenti geologici investivano l'emisfero nordeuropeo, nel blocco nordatlantico si produceva una potente orogenesi, approssimativamente verso la fine del Carbonifero, creando la catena di montagne degli Appalachi; nell'emisfero sud esisteva un immenso continente, il continente di Gondwana, che occupava l'Africa, l'Oceano Indiano, l'Indonesia, l'Australia e parte del Brasile.
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